S’Urtzu e Sos Bardianos di Ula Tirso sono fra quelle maschere recuperate più o meno recentemente, nei primi anni 90, frutto di rielaborazioni degli antichi carnevali. Si tratta del classico rapporto uomo-bestia, come in molti altri carnevali sardi. S’Urtzu, figura presente anche altrove, è rappresentato da un uomo che indossa la pelle di un cinghiale, un campanaccio e un pezzo di sughero sulla schiena. L’animale viene percosso da sos Bardianos, uomini con il viso e il vestito di colore nero, dotati di un bastone con cui colpiscono s’Urtzu. A questi si affianca anche Maskinganna, altra figura popolare sarda, che di solito rappresenta il diavolo.